Nel 1964 Marshall McLuhan scrive il celebre saggio "Understanding Media: The Extensions of Man", con cui inaugura uno studio pionieristico nel campo della "ecologia dei media", affermando che è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che essi veicolano, ma in base ai criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione ("il medium è il messaggio").
Prima edizione del 1964 |
Dai giornali alla radio, dal denaro all'automobile fino alla televisione, l'autore riflette sulla velocità, sulla simultaneità e sull'annullamento delle distanze che caratterizzano il "villaggio globale" e, profeticamente, l'attuale era di Internet. McLuhan è teorico di concetti chiave (e spesso mal interpretati, come Woody Allen ha abilmente sottolineato nella celeberrima scena che vede l'autoironica apparizione di McLuhan in "Io e Annie"), tra cui la famosa definizione di "media caldi e media freddi".
McLuhan in "Io e Annie"
McLuhan propone una sfida continua al lettore mostrandogli come i media siano metafore che portano, veicolano e insieme trasformano realtà individuali e collettive.
Prima parte della lezione di McLuhan registrata da ABC Radio National Network il 27 Giugno 1979 in Australia (parte 2, parte 3)
McLuhan, un umanista nel villaggio globale (intervista al docente Gianpiero Gamaleri).
McLuhan sarebbe il mago dell'iPad (articolo di Gianfranco Marrone per Doppiozero).
Marshall McLuhan, il sociologo incompreso (da www.ilgiornale.it).
Estratto dall'articolo "The Playboy Interview: Marshall McLuhan", Playboy Magazine, Marzo 1969. © Playboy.
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